
















La Storia della famiglia Salvi
Il ristorante Salvi ebbe inizio con l’omonima famiglia, soprannominata “i Cotecari”, in un piccolo paesino frazione di Amatrice: Configno, il quale al tempo contava solo 200 abitanti.
L’osteria era come una vera e propria Istituzione, si trovava nella via principale del centro di Configno e le sue radici risalgono al lontano 1600.


La Storia della famiglia Salvi
Il ristorante Salvi ebbe inizio con l’omonima famiglia, soprannominata “i Cotecari”, in un piccolo paesino frazione di Amatrice: Configno, il quale al tempo contava solo 200 abitanti.
L’osteria era come una vera e propria Istituzione, si trovava nella via principale del centro di Configno e le sue radici risalgono al lontano 1600.

La “Conca Amatriciana”, come da tradizione, regala tutt’ora dei veri e propri esperti per il piacere dei commensali romani.
La “Conca Amatriciana”, come da tradizione, regala tutt’ora dei veri e propri esperti per il piacere dei commensali romani.
La Storia della famiglia Salvi
Il ristorante Salvi nasce nel cuore di Configno, frazione di Amatrice, dove la famiglia omonima, detta “i Cotecari”, fondò nel 1600 un’osteria divenuta una vera e propria istituzione del borgo.


Le origini della famiglia
L’attività non seguiva degli orari di apertura e di chiusura, questi variavano in base alle necessità e alle richieste dei clienti. La mattina l’osteria era aperta solo alla vendita di beni alimentari, per poi trasformarsi la sera in un vero punto di ritrovo e divertimento per gli abitanti di Configno.
Osteria Romana
Si passava la serata tra un bicchiere di vino e una partita a carte e perché no la passatella. Il tutto accompagnato da racconti e storie che facevano sognare una vita nella grande Capitale e non mancava il suono dell’organetto e del tamburello sulle note del Saltarello.

Le origini della famiglia
L’attività non seguiva degli orari di apertura e di chiusura, questi variavano in base alle necessità e alle richieste dei clienti. La mattina l’osteria era aperta solo alla vendita di beni alimentari, per poi trasformarsi la sera in un vero punto di ritrovo e divertimento per gli abitanti di Configno.
Osteria Romana
Si passava la serata tra un bicchiere di vino e una partita a carte e perché no la passatella. Il tutto accompagnato da racconti e storie che facevano sognare una vita nella grande Capitale e non mancava il suono dell’organetto e del tamburello sulle note del Saltarello.
Osteria Romana
dal 1957
Da qui iniziò la lunga passione per la ristorazione, la quale venne tramandata di generazione in generazione…
Osteria Romana
dal 1957
Da qui iniziò la lunga passione per la ristorazione, la quale venne tramandata di generazione in generazione…
Le origini della famiglia
L’osteria non aveva orari fissi: di giorno vendeva generi alimentari, mentre di sera si trasformava in un vivace punto di ritrovo. Tra vino, carte e passatella, si intrecciavano racconti di sogni romani, accompagnati dal suono dell’organetto e del tamburello sulle note del Saltarello.

Una storia di successo...
Spinti dal sogno di aprire un ristorante a Roma, alcuni abitanti di Configno partirono con coraggio e speranza. Tra coloro che riuscirono a realizzare quell’aspirazione ricordiamo: Carlo Salvi (Ristorante Abruzzi), Romano Angelieri (L’Augustea), Antonio Betturri (Betturri al Pantheon), Dario Salvi (storico ristorante a Monteverde Vecchio), Antonio e Adele Salvi (Trattoria delle Corse) e Gioacchino Salvi (Taverna Cestia).
Una storia di successo...
Alcuni degli abitanti convinti del loro sogno di aprire un’attività di ristorazione a Roma, si fecero coraggio e partirono armati di buona volontà e speranza. Arrivati a Roma per alcuni il sogno si avverò. I ragazzi di Amatrice potevano finalmente prendere il posto di vecchi osti romani.
Per citarne alcuni: Carlo Salvi (Ristorante Abruzzi), Romano Angelieri (Ristorante L’Augustea), Antonio Betturri (Betturri al Pantheon) , Dario Salvi con il suo storico ristorante a Monteverde Vecchio , Antonio e Adele Salvi (Trattoria delle Corse) , Gioacchino Salvi (la rinomata Taverna Cestia).

I Cotecari
La famiglia si presenta attiva nella ristorazione fin dal 1600 ad Amatrice.

L'osteria
Per la prima apertura bastò un tavolo, poche sedie, due banconi e una panca.

La vendita
La mattina alimentari. La sera Osteria. Diventa subito un punto di ritrovo del paese.

Il viaggio
Di li a poco il grande passo: aprire il nuovo locale nella capitale.

I Cotecari
La famiglia si presenta attiva nella ristorazione fin dal 1600 ad Amatrice.

L'osteria
Per la prima apertura bastò un tavolo, poche sedie, due banconi e una panca.

La vendita
La mattina alimentari. La sera Osteria. Diventa subito un punto di ritrovo del paese.

Il viaggio
Di li a poco il grande passo: aprire il nuovo locale nella capitale.
Amatriciana (quella vera)
Le origini del piatto risalgono a usanze umili. I pastori si attrezzavano con pietanze facilmente reperibili come pane, guanciale, e pecorino. Solo successivamente questi condimenti vennero uniti alla pasta creando così la famosa Gricia (Griscia, Grigia) o Amatriciana in bianco che vede come suo ultimo traguardo l’aggiunta del pomodoro per regalarci l’amato piatto che tutti conoscono: l’Amatriciana.